Modularità e Prefabbricazione

Cenni storici ed evoluzione dei sistemi

Cos’è la prefabbricazione?

E’ il processo attraverso il quale i diversi elementi di una costruzione vengono individualmente realizzati sul luogo o in stabilimento e successivamente assemblati tra loro costituendo il prodotto finito.

Cenni storici

L’idea di modularità e prefabbricazioni ha origini molto antiche, in passato come è facile immaginare, nell’edilizia le progettazioni complesse erano riservate a pochi edifici, prevalentemente di culto e potere. L’edilizia tradizionale e “comune” era costituita di combinazioni di materiali e tecniche differenti che creavano immaginabili problemi che l’architetto doveva risolvere al meglio.

Le conoscenze tecniche, prettamente empiriche, venivano tramandate tra generazioni e predisponevano le regole, di dimensione e proporzione, da rispettare per la costruzione.

Il pensiero di modularità è stato, implicitamente, fin da subito alla base delle tecniche di costruzione, basate su stili di vita, disponibilità dei materiali e conoscenze empiriche.

Il concetto di prefabbricazione ha invece seguito un percorso più lento, ma che si è intensificato fortemente dopo prima rivoluzione industriale. L’idea di creare edifici con tecniche di assemblaggio e materiali prefabbricati necessita infatti di un idea di progettazione, conoscenze e produzione di elementi che, salvo eccezioni, non sono stati disponibili prima della prima meta XIX secolo.

La sperimentazione del concetto di edificio prefabbricato sul campo è infatti avvenuto solo grazie alla meccanizzazione del cantiere, la disponibilità di macchinari adeguati al sollevamento e trasporto e delle prime aziende per la produzione dei materiali unita all’evoluzione tecnologica nel settore delle costruzioni civili e industriali.

Le principali cause dovute alla tardiva implementazione di questa tecniche è dovuta principalmente alla struttura artigianale e tradizionale dell’imprenditoria, dalle scarse occasioni di implementazione nell’edilizia civile e dalla scarsa domanda del mercato.

L’evoluzione a tappe

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1494

CASA MUTABILE

LEONARDO DA VINCI

La prima casa in legno costruita con tecnologie di assemblaggio complesse.

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1624

PRIMA CASA PREFABBRICATA

In pannelli, è spedita dall’Inghilterra agli USA come capanno di pesca
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1833

BALLOON FRAME

G.W.SHOW

Fu il primo sistema costruttivo industrializzato ad entrare a far parte del panorama edilizio. Consisteva nell’impiego di montanti dell’altezza di due piani, senza interruzioni dal terreno al tetto. Permise la creazione di una struttura portante più leggera che poteva essere eretta da un uomo solo. La struttura a montanti e travi, disposti in modo molto ravvicinato, era controventata da tavole disposte diagonalmente. Segna l’ingresso dell’industria nel mondo dell’edilizia.

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1892

HODGSON CATALOGUE HOUSE

E.F. HODGSON

Hodgson sviluppò un sistema per la costruzione di edifici, prima di strutture utili per l’allevamento (pollai ecc..) successivamente per piccole case attraverso la produzione di sezioni complete che potevano essere erette in poche ore utilizzando un sistema bullone altrettanto semplice invece di chiodi.

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1906

SINGLE-POUR CONCRETE SYSTEM

THOMAS A. EDISON

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1908

SEARS HOME CATALOGUE

E.F. HODGSON

Le abitazioni erano pensate sotto forma di Kit di montaggio e sfruttavano lo schema strutturale del Balloon frame. Erano stati predisposti dei veri e propri cataloghi in cui venivano riportate con esattezza tutte le componenti necessarie per un loro montaggio corretto.

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1911

AMERICAN SYSTEM-BUILT HOUSES

F.L. WRIGHT

 

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1914

MAISON DOMINO

LE CORBUSIER

È un sistema strutturale caratterizzato da un’ossatura in cemento armato che consente di articolare le piante e i prospetti dell’edificio in maniera indipendente dalla struttura. È il primo tentativo di sintetizzare coerentemente proprietà del cemento armato, industrializzazione del processo edilizio, innovazione tipologica e nuova concezione delle modalità aggregative delle unità.

 

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1927

DYMAXION HOUSE

R. BUCKMINSTER FULLER

Il nuovo spazio abitativo viene sospeso, per mezzo di tiranti, su un pilastro cavo centrale. Ha forma ottagonale con i servizi posti al centro. Al piano superiore una terrazza, coronata da un cappello per la protezione climatica.Tutti gli impianti tecnologici sono prefabbricati, la gran parte dei mobili incorporati nelle pareti. Completamente flessibile, suggerisce una nuova libertà abitativa.

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1931

COPPER HOUSE

WALTER GROPIUS

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1936

JACOBS HOUSE

WALTER GROPIUS

USONIAN HOUSES

F.L. WRIGHT

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1941

PACKAGED HOUSE

W. GROPIUS & K. WACHSMANN

Uno dei primi sistemi prefabbricati e completamente smontabili, che usano un medesimo modulo tridimensionale in tutte le direzioni. Particolare attenzione viene posta allo studio dei giunti metallici.

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1943

PLAS-2-POINT HOUSE

MARCEL BREUER

 

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1944

WICHITA HOUSE

R. BUCKIMNSTER FULLER

Il kit completo è contenuto in un cilindro di acciaio compatibile col trasporto aereo. Nessun componente pesava più di 5 kg. Pensato interamente in alluminio per smaltirlo terminata la guerra, introduce il tema del riutilizzo dei materiali.

 

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1945

CASE STUDY HOUSE n.8

CHARLES + RAY EAMES

Destinata a ospitare la coppia,  per realizzarla al minimo costo, si pensa a una struttura con componenti in ferro scelti da catalogo e alla tamponatura con pannelli in legno colorati e a finestre anch’esse di produzione industriale

 

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1948

TROPICANA HOUSE

JEAN PROUVE’

 

 

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1951

FARNSWORTH HOUSE

MIES VAN DER ROHE

 

 

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1956

ALL PLASTIC HOUSE

IONEL SCHEIN

 

 

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1962

HABITAT 67

MOSHE SAFDIE

Costituito da 158 unità abitative di 15 tipi differenti, con tagli da 57 a 160 mq è composto da elementi prefabbricati assemblati con tiranti cavi così da permettere grandi porzioni sospese.

PLUG – IN CITY

PETER COOK

Studiando il concetto di “prefabbricazione totale”, permetteva di prefigurare il funzionamento di una città le cui componenti potevano essere facilmente sostituite.

 

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1965

LIVING POD

DAVID GREENE

 

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1968

FUTURE HOUSE

MATTI SUURONEN

 

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1969

MODULI 225

GULLICHSEN & PALLASMAA

 

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1982

ALMERE HOUSE

BENTHEM CROUWEL

Sospesa da terra, assemblata con pannelli di compensato, rivestita da semplici teli inPVC, Benthem House è stata pensata per durare pochimesi. Nata dal concorso “UnusualHomes” è interamente prefabbricata, superfici e spazi sono minimizzati, le finiture scompaiono, porte e scale vengono derivate dai modelli per forniture navali. rappresenta con grande anticipo l’icona dell’alloggio temporaneo del XXI secolo.

 

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1983

YACHT HOUSE

RICHARD HORDEN

 

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1986

KIM’S HOUSE

WARO KISHI

 

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1994

CONTAINER HOUSE

JONES&PARTNERS

 

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1997

EMBRYOLOGICAL HOUSE

GREG LYNN

BOKLOK HOUSE

IKEA

 

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1998

PRIMITIVE HUT

JONES+PARTNERS

 

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2000

M-VIROMENTS

M. JANTZEN

 

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2004

MUJI HOUSE

MUJI ARCHITECTS

 

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2007

MICRO COMPACT HOME

MUJI ARCHITECTS

 

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2008

MOMA’S HOME DELIVERY

RETROSPETTIVA MOMA NY

WATER BLOCK HOUSE

KENGO KUMA

I blocchi sono unità rettangolari con scanalature sui lati che prendono forma se riempiti d’acqua. Lasciati vuoti sono piatti e facilmente trasportabili. L’acqua fornisce isolamento naturale all’interno. il sistema può essere dotato di un sistema elettrico a prova d’acqua.

VECTOR WALL

REISER & UMEMOTO

Reinterpretazione del “muro comune” , un materiale flessibile grazie ad un complesso taglio laser può estendersi in tutte le direzioni e funzione.

 

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2014

DIOGENE

RENZO PIANO

Soluzione abitativa ridotta all’essenziale, che funziona in totale autonomia. Con una superficie di 2,40 x 2,96 m, può essere caricata su un camion già assemblata e arredata e trasportata in qualsiasi luogo.

 

 

Alessia Nociaro – Laureata presso la facoltà di Architettura ed Ingegneria Edile di Ascoli Piceno – Università di Camerino. Dopo una intensa esperienza all’estero (Rotterdam) con il progetto “Leonardo” sono ora concentrata sull’attività di progettazione e ricerca in architettura e design.